I bambini si innamorano?
I bambini possono innamorarsi?
Cominciamo con il definire l’innamoramento: “nella specie umana, è una pulsione che provoca una varietà di sentimenti e di comportamenti caratterizzati dal forte coinvolgimento emotivo verso un’altra persona, che, a seconda dei casi, è associata a un’intensa attrazione sessuale”. È abbastanza evidente che prima della pubertà la componente dell’attrazione sessuale sia esclusa, ma quel tumulto interiore incontrollabile che l’innamoramento scatena può manifestarsi fin dalla più tenera età.
Secondo il sociologo Alberoni, che ha condotto uno studio sui bambini in età scolare, un’alta percentuale di bambini (il 77% dei maschi e l’83% delle femmine) sperimenta l’innamoramento e lo descrive con gli stessi “sintomi” che un adulto riporterebbe (come l’imbarazzo, il batticuore e il nervosismo nel rivolgersi all’amato).
I bambini hanno, oltretutto, ben chiara la differenza tra amicizia e amore. La maggior parte dei bambini ha un/una amico/a del cuore, con cui condividere i propri sentimenti e segreti (sì, anche i bambini ne hanno).
A volte i bambini ci raccontano di essersi fidanzati. È chiaro che, in questo caso, il loro sia solo un atteggiamento giocoso che copia il mondo adulto. In molto casi l’innamoramento non c’entra molto, piuttosto ci stanno dicendo che un bambino o una bambina piace loro molto e che amano passare il tempo con lui o lei.
L’innamoramento (platonico) nei bambini, soprattutto intorno ai 10 anni, invece, è un evento che mette in moto, oltre che una serie di sensazioni molto forti, anche il timore di essere rifiutati. Se il bambino vi confida questo sentimento, non sminuite affatto ciò che prova e permettetegli di manifestare questo sentimento, senza forzare in alcun modo tale espressione. Può anche accadere che un bambino soffra per amore, esattamente come soffriamo noi. In quel caso i genitori saranno di sostegno attraverso il dialogo e non negando mai al bambino l’importanza del suo sentire.
Approfittatene per spiegare a vostro figlio l’amore e il sesso
È il momento giusto per cominciare a rispondere ad alcune domande che i bambini potrebbero porvi, avendo ormai raggiunto una certa consapevolezza in merito al proprio corpo e alle differenze con quello dell’altro sesso. L’importante è che rispondiate in modo semplice, utilizzando parole e concerti a loro comprensibili, sinceramente e concretamente. Potreste sentirvi in imbarazzo, ma è molto importante che non evitiate l’argomento, che non diventi un tabù, un argomento da non toccare: rispondete alle loro domande con naturalezza e semplicità, che sono il miglior registro per aprire un dialogo con i figli: la vostra tranquillità trasmetterà loro che non c’è nulla di sbagliato o “sporco” in merito al sesso.