Pianifica, organizza, calendarizza! Ma la spontaneità?
TRA PIANIFICAZIONE, ORGANIZZAZIONE E SPONTANEITÀ DEVE PER FORZA ESSERCI UN MURO?
Ho seguito corsi online e offline, riempito quaderni e agende, appiccicato post it ovunque e scritto su ogni muro. Ho sperimentato metodi tedeschi, giapponesi, italiani e orientali. Ancora non posso affermare di aver pienamente imparato a pianificare il mio lavoro.
Faccio questa considerazione dopo aver assistito inerme ad una serie di errori nella mia penultima newsletter, forse scritta troppo frettolosamente e sicuramente non pianificata nei dettagli (ps: se vuoi iscriverti alla mia newsletter clicca QUI)
Perché ti racconto tutto questo?
Non certo per autolesionismo, né per desiderio di farmi commiserare.
Ti racconto i dettagli del mio pasticcio perché ne ho ottenuto un insegnamento e lo volevo condividere con te
mai fare le cose quando si ha poco tempo, tanto meno se non sono state ben pianificate.
Mi dirai: capirai la scoperta!
Per me è stato importante non tanto realizzare ancora una volta che le cose fatte di fretta non possono venire bene, ma ciò che, di conseguenza, ho potuto considerare in merito al mio personale modo di lavorare.
Il mio principale difetto in campo lavorativo è la mancanza di un’adeguata pianificazione!
Benché io ne sia consapevole e ci stia lavorando su da non poco tempo, mi capita di ricadere in fallo.
A dire il vero la mia più lunga esperienza lavorativa consisteva proprio nell’organizzazione di congressi scientifici. Voglio dire: c’è nulla di più concreto, preciso e pianificato che si possa immaginare? Inutile negare che mi sia servito, ma, per quanto tenti di essere ligia nel seguire la mia scaletta, finisco col trovarmi con l’acqua alla gola quando l’imminente evento è alle porte.
Mi sono chiesta, allora: devo sempre considerare le mie debolezze come difetti
e quindi sforzarmi di essere diversa?
A prescindere dal fatto che l’invio di una newsletter pasticciata certo non può essere interpretato come un pregio, sono certa che sia proprio la mia impulsività a darmi una spinta artistica speciale e unica.
Il punto, semmai, è imparare a canalizzare questa benedetta spontaneità nel modo più corretto.
Ho deciso di trovare un compromesso, mediando tra organizzazione e pianificazione, introducendo ampio spazio per i cambiamenti improvvisi. Insomma, invece che essere in balia dell’improvvisazione, l’ho introdotta nella mia scaletta, le ho dato valore.
E, siccome ho notato che i contenuti più apprezzati, sono quelli spontanei e, per questo, sentiti sia da me che da chi mi legge, ho deciso di seguire il mio cuore e le preferenze di chi mi segue.
LA VERITÀ È CHE IO, IN FONDO, NON VOGLIO PERDERE QUESTA SPONTANEITÀ, CHE HA CREATO UN CLIMA AMICHEVOLE DI CONDIVISIONE, CHE CONTRIBUISCE A RENDERE IL MIO PROGETTO UNICO, UMANO, VICINO A CHI MI SEGUE…
IO E VOI, PARTECIPI DELLE NOSTRE VITE
Ti dirò di più: mi pacerebbe tantissimo poter dare più spazio a te, alla tua esperienza, alla tua storia.
Non sarebbe bello poter raccontare di voi e condividere, magari, le vostre fotografie, con o senza i vostri Mostri113!?
CHE DICI, LO FACCIAMO?
Cosa ti chiedo?
Se ti piace l’idea e hai una bella storia da raccontarmi, una poesia, un testo, un brano musicale, un disegno, una foto (con o senza Mostro113), mandamelo via mail (l’indirizzo è sempre lo stesso: info@mostri113.com o direttamente qui), con una didascalia, se vuoi, e specificando il consenso a pubblicarla.
Io raccoglierò le testimonianze e le condividerò sul mio sito, così anche tu porterai un contributo con la tua esperienza, e farai concretamente parte della family dei mostri113 🙂
Se, invece, hai un progetto artigianale che vorresti far decollare, se hai un sogno nel cassetto e desideri realizzarlo, ho messo a disposizione un servizio che potresti trovare molto utile per darti la spinta a spiegare le tue ali:
consulenza personalizzata per aspiranti artigiane
Come la fata buona de “La Bella Addormentata nel Bosco”, che dona ad Aurora la bellezza, Flora, la consulenza personalizzata su misura per la tua idea, ti porterà verso la realizzazione del tuo sogno nel cassetto.
Flora funziona come una assistente che ti starà a fianco per un po’ e ti aiuterà a compiere i primi ma decisivi passi per iniziare a fare del tuo hobby un lavoro alternativo.
In che cosa consiste?